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Monzesi
Cinquanta personaggi della città
a cura di Franco Isman


Monzesi

Questi titolo e sottotitolo di un nuovo libro di Carlo Vittone recentemente uscito nelle librerie (e nelle principali edicole cittadine). Vittone editore & Pivetta partners, 30 euro.
Da Angeli, Bellini, Benasedo, Bernasconi fino a Valagussa, Volpi, Shikuai Yu, Zerbini: cinquanta interviste, cinquanta testimonianze; tutte a cura di Carlo Vittone tranne quattro realizzate da Sandro Invidia e pubblicate la prima volta su l'Arengario (Vittorio Bellini, Giuseppina Fulcoli Verde, Franco Gaiani, Edo Scioscia).

Le interviste, precedute da una breve nota biografica, si leggono gradevolmente anche perché volutamente essenziali, ma forniscono una quantità di informazioni sui più diversi settori della vita cittadina: dalle associazioni culturali, alle attività sportive, a quelle assistenziali, a quelle più propriamente professionali o politiche che spesso, anche per un vecchio monzese (quasi sessant'anni di residenza bastano per definirsi tali?), rappresentano una novità. Personaggi conosciuti da sempre che però svelano nuovi aspetti della loro personalità: Vittorio Bellini e Giulio Fumagalli, ingegneri, dei quali il primo si è sempre considerato pittore più che tecnico ed il secondo avrebbe desiderato continuare gli studi di filosofia. Anna Bernasconi, politico di rango, che se dovesse scegliere opterebbe senza esitazioni per la professione medica, la professoressa Enrica Galbiati che agli esordi dell'insegnamento andava tutti i giorni ad Arona con la "500" partendo alle quattro del mattino. E poi l'arrivo a Monza di Luigi Angeli, di Bruno Di Tommaso, di Vito Ciriello; il nuovo museo del Duomo di Franco Gaiani, le spedizioni di Nando Nusdeo, la vita nei libri di Edo Scioscia, dalla bancarella dei libri scolastici usati in piazza Vetra a Milano al Libraccio, alla catena Mel Bookstore. Confesso che fra tutti questi personaggi monzesi non capisco bene cosa ci faccia Shikuai Yu, cuoco cinese arrivato nel 1998 a Monza dove apre un ristorante, cinese ovviamente. Una esibizione di antirazzismo? E già che sono sulle critiche: non ho apprezzato tutti i Lei e Suoi rigorosamente maiuscoli nelle domande dell'intervistatore.

Bella l'edizione e molto belle anche le foto, tutte realizzate appositamente per questa pubblicazione da Fabrizio Radaelli e Daniele Rossi. Belle perché rappresentano i personaggi come sono oggi, in modo spontaneo e consono alle diverse personalità. Un libro interessante che si affianca all'altro, pur esso appena uscito "Giocavamo alla guerra - memorie di giovani monzesi", appena recensito su questa stessa rubrica.
Monza ha certamente tante altre storie da raccontare, ci dice Carlo Vittone nella premessa, esprimendo l'intenzione e l'augurio, che ricambiamo, di proseguire nella strada intrapresa.

Franco Isman

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  31 dicembre 2002